Numero zero




numero zero, luglio 2018



per la liquirizia Nature Med è in arrivo una bella dose di Pirrosio
La patafisica e i precursori della nutraceutica
di Massimo Celani

Scrive Sergio Milano: Al di là dell’originalità o della riuscita dell’operazione di “marketing” (ma mi pare che qui si tratti di comunicazione nella sua accezione più ampia e includente), ciò che colpisce è la capacità di Francesco di esercitarsi con una delle categorie più sapientemente descritte da Calvino nelle sue lezioni americane: la leggerezza. Il papa scherza, gioca con significati e significanti, spiazza e sorprende, ci mette lo zucchero sulla pillola - come Mary Poppins - ma rimane Papa, anzi, accresce quotidianamente la propria autorevolezza (anche a dispetto della propria autorità) come nessuno ha fatto mai. Non mi pare cosa da poco.

 Vorrei però dire che certo Francesco è un testimonial d'eccezione ma che l'operazione è più coerente rispetto all'equivalente di Padre Cozzolino. Perché - mi scuso per la parolaccia - instaura una iper-isotopia. Il papa lancia un farmaco (sorpresa e spiazzamento: siamo abituati a discorsi triti e gesti rituali) che si chiama Misericordina ("Miserprincipio attivo che manca al rosario in grani), consiglia pubblicamente - col suo tono di voce allegro a cui ci siamo presto abituati come e quando assumerlo. Non svela immediatamente che in fondo si tratta di un rosario. Equivoca tra farmacopea e medicina spirituale, poggiando sul format grani, granulos, granelli. Tutto si tiene: denominazione, packaging, foglietto posologico, edizione/distribuzione in più lingue. Anche l'idea del "santificante effervescente" è molto arguta ma la coerenza si limita al rinvio ai granelli della citrosodina o dell'effervescente Brioschi, perdendosi un po' nell'anticipare, nel sottolineare che comunque si tratta di un rosario. La Misericordina invece (come pure - credo - l'alfa-ndranghetina e il lex-total plus dei lab-oratori Magarò) realizzano una isotopia più pregnante. Ovviamente son sofismi da pubblicitario. E comunque, che belle le parole "grani", "granelli": sanno di sacre scritture, di pane e di deserto. Cifrano i paesaggi, anche interiori, come inscape e/o landscape, di Edmond Jabès e Erri De Luca. Se si fosse chiamato Rosarium, corona di rose (il fiore mariano per eccellenza), laddove i grani trasmutano metaforicamente in rose, avrebbe dato i punti anche al bifidus acti-regularis.

L'alchimia, con le sue albedo, nigredo e rubedo (non a caso divenuti nomi di una linea di grappe alla liquirizia della ex-Zagarese, ora Nature Med srl), resta ovviamente l'architesto, il riferimento forte e influenzante. Ma la storia dei divertissement parafarmaceutici affonda, collocandoci in tempi più recenti, nella patafisica di Jarry. E il precursore più noto è la Resurrettina di Raymond Roussel, che funziona solo se assunta insieme al Vitalium. Né più né meno come nelle epatiti la ribavirina si pensava funzionasse solo assieme all'interferone, meglio se con l’aiuto della glicirrizina[1] o nei protocolli più recenti sofosbuvir viene somministrato insieme a daclatasvir. Giocati sulla congiunzione, su una "e", tali principi attivi diventano letteratura combinatoria in Roussel allo stesso modo della sintesi farmaceutica nelle pratiche di laboratorio spesso non meno empiriche e dai poderosi effetti collaterali. Così la Misericordina (Mysericordyna) della premiata ditta Bergoglio-Krajewski (quest'ultimo arcivescovo/elemosiniere che ha rilanciato un'idea dei seminaristi polacchi devoti di suor Faustina Kowalski, promotrice del culto della Divina Misericordia, sottoponendola al più anticonformista dei papi), congiunge il campo semantico della farmacologia, e in particolare dell'omeopatia (59 granuli intracordiali), a quello della liturgia e della preghiera. Il principio attivo è ovviamente il Misericordium ed è indicato per il cuore, non in senso anatomico ma nell'abusato senso metaforico, come medicina spirituale. Un cuore che è comunque presente anche nell'etimologia di misericordia (misèreo + cor-cordis). Nelle ventimila confezioni distribuite ovviamente non c'era un blister ma un rosario, accompagnato da un'immagine di Gesù misericordioso e da un foglietto posologico, comprendente istruzioni per l'uso e le avvertenze (eventualmente si consiglia una segnalazione non al farmacista ma al sacerdote). E le controindicazioni? Prontamente espresse dal cretinetti di turno, l'esperto di marketing: "la fede è stata ridotta a superstizione, a oggetto di consumo, (...) retaggi di un marketing molto arretrato, un'operazione che porta più danni che vantaggi, alla reputazione, alla fiducia, allo standing di un brand". 



«Non dimenticatevi di prenderla - ha detto candidamente il Papa dal balcone - perché fa bene al cuore, all'anima, a tutta la vita». Capito emerito professore di mktg? Se l'accademismo le ha mangiato lo spirito, più laicamente detto senso dell'umorismo, provi con una dose doppia.
Non saprei dire quanto la società difetti di misericordia: non sono né un teologo né un epidemiologo e per le mie piccole pratiche quotidiane preferisco l'aggettivo "compassionevole". Ciò di cui avverto spasmodicamente la mancanza, più della misericordia, credo si chiami elasticità, intelligenza, cultura, in particolare quella della connessione e - suo inverso - della decostruzione. Anche mia figlia di 8 anni ha inteso subito che uno scatolino farmaceutico con all'interno un rosario era una parodia, un incrocio, un corto circuito, tra due discorsi di natura diversa. Detta in modo più semiologico, una bella porzioncella d'intertestualità. Poiché però la mamma dei bacchettoni è sempre incinta (anche per colpa del Vaticano, giusto per rimanere sul terreno scientifico della diagnosi prenatale e delle gravidanze indesiderate), si tratta di reazioni a cui ci hanno abituato altri luminari, esperti di 'ndrine più che di marketing. Bersaglio abituale l’ex presidente della commissione antindrangheta della Regione Calabria, coautore, sponsor e affabulatore-distributore di altri farmaci 
fake come l'antindrina (alfa-ndranghetina) e - più di recente - 


il multivitaminico Lex-total plus, modo ironico e sintetico per raccontare il complesso di leggi da lui studiate, proposte e in parte varate in Regione. Non so l’autore di quei farmaci cult quanta misericordina abbia assunto nel tempo (suppongo a vagonate in epoca giovanile) ma certo non difetta di una serena allegria e di senso dell'umorismo. I bacchettoni, al contrario, poveri di Vitalium, sempre più spesso sono laici seriosi e autobeatificantesi. Crociati senza scienza alcuna, senza pietas e senza umorismo. Come un Salvini.

Ho rimaneggiato un pezzo del 19 novembre 2013  Magarò precursore di Papa Francesco” apparso su Il Quotidiano della Calabria



[1] Pharmaceutical combination preparation containing glycyrrhizine, zinc, and a compound comprising a thiol group or a group that is metabolized thereto  https://patents.google.com/patent/US20070031510


courtesy 
corriere.it
7 aprile 2014





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Advances in Nutraceutical Research

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